San Bonaventura è certamente il personaggio più rappresentativo di Bagnoregio, di cui ne è anche il Santo Patrono.
Nato circa nel 1217 a Civita di Bagnoregio da Giovanni Fidanza e Ritella, battezzato anch’egli col nome di Giovanni, è chiamato Bonaventura, probabilmente perché ha avuto la buona ventura di essere guarito, da fanciullo, da una gravissima malattia per intercessione di San Francesco.
Educato ed istruito probabilmente presso l’antico convento francescano di Bagnoregio, prosegue gli studi di filosofia a Parigi.
Nel 1243 entra nell’Ordine Francescano ed in cinque anni compie il noviziato e lo studio teologico col grande Alessandro di Hales.
A quarant’anni, nel Capitolo Generale del 1257 a Roma, è eletto Ministro Generale dell’Odine Francescano, al quale dedica gran parte della sua attività futura, senza cessare di curare l’interesse per gli studi e per le superiori necessità della Chiesa.
Il suo compito è quello di conciliare il carisma del fondatore col nuovo stato dell’Ordine e con le nuove esigenze della Chiesa e della società; e riesce a farlo armonizzando santità e dottrina.
Nel 1273 dopo aver collaborato alla conclusione del Conclave viterbese, che porta alla elezione di Gregorio X, viene nominato Cardinale.
Collabora, quindi, alla preparazione del Concilio di Lione, al quale partecipa presiedendolo fino alla IV sessione, che registra la riunificazione dei Greci con la Chiesa Romana.
Muore il 15 luglio 1274, assistito e pianto dal Papa e da tutti i padri del Concilio.
Nel 1482 è canonizzato da Sisto IV tra i Dottori della Chiesa.
Tra le opere più famose l’Opera Omnia e l’Itinerario della mente a Dio.
Ogni anno la Comunità Bagnorese, il 15 luglio, festeggia il Suo Santo Patrono.
Di origine bagnorese, è nominato vescovo di Bagnoregio nell’anno 856.
È presente al Concilio Lateranense nell’861, indetto da Papa Nicola I ed al Concilio Romano Vaticano indetto da Adriano II.
Con estremo zelo opera per porre rimedio ai mali dello scisma e per far rifiorire, in mezzo al suo popolo, quello spirito di fede del quale è animato.
Muore il 22 agosto dell’anno 873 ed in questo stesso giorno è acclamato Santo.
Il corpo del Santo vescovo ornato di ricche vesti secondo il costume del IX sec., e collocato in una ricca urna, riposa nella cattedrale antica di Civita.
Ogni 22 agosto Bagnoregio festeggia il suo Santo Protettore.
Sant’Antonio di Padova, nasce a Lisbona il 15 agosto 1195, da genitori nobili.
A 17 anni andò a studiare Scienze umane e teologiche a Coimbra.
Nel 1220, a 25 anni, fu ordinato sacerdote a Santa Cruz. Sant’Antonio soggiornò a Padova in due momenti della sua vita: fra il 1229 e il 1230 e poi tra il 1230 e il 1231, anno della sua morte (avvenuta il 13 giugno 1231).
È conosciuto come il santo dei miracoli.
Era l’8 aprile 1263 quando San Bonaventura da Bagnoregio, allora Ministro Generale dell’Ordine francescano, aprì la cassa contenente le spoglie di Sant’Antonio di Padova, morto 32 anni prima.
L’intenzione era quella di spostare i sacri resti dalla chiesetta di santa Maria Mater Domini, in cui era stato seppellito quattro giorni dopo la morte, avvenuta il 13 giugno 1231, alla maestosa Basilica sorta intanto in suo onore.
La scena che si presentò al momento della riesumazione, fu sbalorditiva: mentre di tutto il corpo del Santo non restava che un cumulo di cenere ed ossa, la lingua invece – nonostante, per la sua fragilità, sia una delle prime parti del corpo a decomporsi – era rimasta intatta, “rubiconda et pulchra”, come la descrisse San Bonaventura.
La Chronica XXIV Generalium riporta che, di fronte alla portentosa scoperta, sSan Bonaventura abbia esclamato: “O Lingua benedetta, che sempre hai lodato il Signore e lo hai fatto lodare dagli altri, ora appare manifesto a tutti quanti meriti hai acquistato presso Dio”.
La nostra città festeggia ogni anno Sant’Antonio di Padova il 13 giugno, come Santo co-protettore di Bagnoregio.