Belvedere e Grotta di San Bonaventura

Da qui si può ammirare l’incantevole panorama della cittadini di Civita, nel parco è stato inoltre collocato un monumento con l’effige del noto scrittore bagnorese Bonaventura Tecchi. Ovunque affiorane i resti dell’antico convento francescano fondato da San Francesco e nel quale ricevette la prima educazione San Bonaventura. Il monastero e la Chiesa annessa furono distrutti da un terremoto.

Nella rupe sottostante il parco belvedere, oggi intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si trova la Grotta di San Bonaventura. Si tratta di un’antica tomba etrusca trasformata in cappella, nella quale la tradizione vuole che si recasse San Bonaventura a pregare.

Chiesa dell’Annunziata e Monumento di San Bonaventura

Opera dello scultore Cesare Aureli. Nei tre riquadri sono rispettivamente rappresentati: la miracolosa guarigione del Santo per mano di San Francesco, la visita di San Tommaso a San Bonaventura ed infine il Santo al Concilio di Lione che auspica l’unione delle Chiese d’Oriente e delle Chiese d’Occidente.

Monumento ai Caduti

Monumento dedicato a tutti i caduti di tutte le guerre, inaugurato il 20 settembre 1922. L’originario monumento bronzeo raffigurante un soldato nudo mutilato, fu sostituito nel 1928 con un’ara romana, in quanto criticato proprio per la sua nudità.

Porta Albana

Costruita nel 1589 su progetto attribuito all’architetto orvietano Ippolito Scalza.

Nel 1906 il profondo fosso delle “Renare”, scavalcato da un ponte attraverso il quale si giungeva alla porta principaledi accesso alla contrada di Rota ( oggi Bagnoregio), venne condottato, riempito e vi fu creato l’attuale largo Trento o Trieste per rendere l’accesso più comodo.

In tale occasione la storica Porta è stata spostata di circa 10 m. verso Ovest, affiancandola d anuove mura merlate. Tale opera è documentata in una targa apposta nel retro di Porta Albana.

Nel 1922 vennero fatte demolire le mura merlate, rimanendo così la porta isolata al centro delle due corsie di scorrimento.

Piramide

Il Sacrario Garibaldino, meglio conosciuto come “La Piramide” è un ossario dove sono raccolti i resti dei garibaldini che si scontrarono con le truppe pontificie nell’ottobre del 1867. La lapide è murata su una delle facce e riporta i nomi dei tredici caduti, il monumento venne inaugurato nel 1891.