Cattedrale di Bagnoregio fino al 1699, oggi chiesa parrocchiale, fu costruita sull’area di un preesistente tempio pagano intorno al VI sec., per essere trasformata e riadattata nei secoli XI e XII, e dotata del campanile romanico di pianta quadrata, alla cui base sono inseriti nella muratura due sarcofagi etruschi in pietra basaltica.
Originariamente la pianta della Chiesa era di tipo basilicale, molto più corta della pianta attuale perché priva dell’odierno presbitero e coro.
L’interno è suddiviso in tre navate da arcate a tutto sesto e tra le reliquie di interesse storico, vi è custodito il famoso e pregevolissimo crocefisso ligneo quattrocentesco di scuola fiamminga, che ogni anno la notte del Venerdì Santo viene trasportato da Civita a Bagnoregio con una suggestiva processione storica.
All’interno dell’antica cattedrale si conservano, inoltre, in un grande urna di vetro, all’interno di un bel simulacro, eseguito nel 1862 dallo scultore romano Stefano Scevola, le reliquie di Sant’Ildebrando.